domenica 30 novembre 2008

Concorso per vigili: tutto da rifare Regolamento zona pip: ok del consiglio


È stata una due giorni ricca per la politica oritana. Fra ieri e l’altro ieri si sono svolti due accesi consigli comunali. Il primo, richiesto dai cosiddetti cinque consiglieri “dissidenti” dal centro destra al governo della città, si è occupato della questione dei concorsi appena banditi dal Comune di Oria, ed in particolare quello per agenti di polizia municipale. Secondo il blog Arpa-Oria.com, che per primo aveva sollevato la questione, il bando non era corretto poiché non vi era la riserva prevista dalla legge per i giovani che hanno prestato la ferma breve nella forze armate. L’obiezione era stata accolta dai consiglieri che avevano chiesto la discussione. In aula, a relazionare sul bando, si è presentato l’assessore con delega al personale Pasquale Sartorio. Questi ha ammesso che l’errore già rilevato esisteva e rendeva nullo il bando, ma vi erano anche altre lacune come l’omissione del limite di età e la precedenza per i dipendenti pubblici in mobilità. Morale della favola: il bando è da rifare ed il concorso sarà bloccato. Finita la relazione dell’assessore, prima dell’apertura del dibattito il colpo di scena: la maggioranza con otto consiglieri, compreso il sindaco Cosimo Ferretti, ha abbandonato l’aula. Constatata la mancanza del numero legale, il presidente del consiglio comunale, Gianfranco Sorrento, ha sospeso la seduta per mezz’ora. Allo scadere dei trenta minuti, però, è rientrata in aula solo l’opposizione più il consigliere di maggioranza Antonio Almiento. Il presidente del consiglio comunale non è rientrato, così, il più anziano dell’assise, come prevede il regolamento, Tony Fullone, ne ha fatto le veci. La discussione è ripresa praticamente solo fra i rappresentanti dell’opposizione. Dal centro- sinistra, come dai “dissidenti” del centro- destra, sono venute parole di fuoco sul comportamento di Ferretti e compagni. Oltre ad essere apertamente “antidemocratica”, la strategia messa in atto, secondo gli undici rimasti a discutere, di fatto equivarrebbe alla sfiducia politica nei confronti dell’assessore al ramo Sartorio. Per Tommaso Carone del Pd, inoltre:<> Assai meno concitato il commento della maggioranza: <>
Nel consiglio di ieri, invece, toni più pacati, nonostante le premesse. È passata con i consueti undici voti la variazione all’assestamento di bilancio, mentre all’unanimità è stato approvato il nuovo regolamento per la zona pip. Con questo provvedimento si cercano di attirare le imprese verso la zona artigianale di Oria e tentare la strada dello sviluppo. Un gesto di distensione politica e di convergenza fra le parti in un momento di alta tensione.

...Addio D.

Ha deciso di farla finita impiccandosi nella casa materna con un lenzuolo. Aveva solo 30 anni D.C., queste le sue iniziali, di Oria. La tragedia è avvenuta ieri mattina, intorno alle 9:00. La giovane donna, sposata e con due figli, soffriva da tempo di crisi depressive e stava seguendo delle cure specialistiche. Vista la fase acuta della malattia e visti gli impegni di lavoro del marito, costretto a stare spesso fuori, si era trasferita a casa della madre con i bambini, in modo da ricevere l’assistenza e le cure di cui aveva bisogno. Ieri mattina, fra le 9:00 e le 9:15, la mamma di D.C. si era spostata momentaneamente da casa. La donna infatti, per conto della parrocchia, distribuisce la Comunione agli infermi che abitano nei paraggi. Sono quindici minuti di assenza. In casa non vi era nessun’altro, poiché D. è orfana di padre e i bambini erano a scuola. Tornata preso la propria abitazione, l’anziana donna ha trovato il portone d’ingresso chiuso dall’interno, anche se lei, all’uscita, lo aveva lasciato socchiuso. Allarmata, ha chiamato al telefono D., senza però ottenere risposta. Si è allora rivolta alla figlia maggiore; insieme sono riuscite ad aprire la porta facendo cadere la chiave che D. aveva lasciato nella toppa dall’interno. In casa però hanno trovato un tremendo spettacolo. Inutili i soccorsi: D. era già morta
La notizia del suicidio si è diffusa in città con la velocità di un fulmine. Passando di bocca in bocca, intorno alle 11:00 della mattina a Oria non si parlava d’altro. La famiglia di D.C. è molto conosciuta in paese. Lei era una ragazza riservata, ma sempre molto generosa e chi la conosceva ne conserva un ricordo dolcissimo, al di là del terribile tunnel del “mal di vivere” in cui era stata risucchiata. Si era sposata molto giovane e si era dedicata alla famiglia, trascurando la propria carriera lavorativa, nonostante avesse studiato. Per la città è uno shock grandissimo, dopo il suicidio, avvenuto lo scorso gennaio di un altro giovane oritano: il carabiniere Pietro Basile, di 22 anni, che si tolse la vita, anch’egli nella casa dei genitori, sparandosi un colpo di pistola in bocca.

Oria: in casa munizioni, detonatori e polvere da sparo


Dovrà spiegare perché aveva in casa 250 grammi di polvere da sparo, 3 detonatori, 5 metri e mezzo di miccia ed 8 proiettili di vario calibro un incensurato di Oria. Gerardo Schirinzi, 35 anni, meccanico, è stato arrestato per detenzione illegale di materiale esplodente e munizioni e tutto il materiale è stato sequestrato. A compiere l’operazione i Carabinieri della stazione di Oria con i colleghi del N.O.R. della Compagnia di Francavilla F. nell’ambito di un servizio di contrasto alle violazioni in materia di armi. I militari hanno effettuato la perquisizione domiciliare dopo aver raccolto sul campo una serie di informazioni. Schirinzi, persona assolutamente insospettabile, teneva tutto il materiale ben occultato, nascosto in diversi punti della casa. Agli inquirenti non ha fornito elementi plausibili per spiegare né la provenienza e né l’impiego che intendeva fare dell’esplosivo. Dare una risposta a queste due domande è ora la priorità per i Carabinieri guidati dal capitano Fabio Guglielmoni. La polvere da sparo, come pure le micce ed i detonatori, sono del tipo che viene comunemente impiegato nelle cave. L’arrestato però è estraneo a questo tipo di attività e deteneva il tutto illegalmente. Per ricostruire il percorso fatto dalla merce, si stanno esaminando le denunce di furti nei cantieri della zona e si sta confrontando la composizione con quella di esplosivo sequestrato in altre occasioni. Quanto alla posizione dell’arrestato, si tratta di una persona estranea a qualunque fatto criminale, anche se ciò che nascondeva in casa farebbe immediatamente pensare al necessario per dar luogo ad un attentato dinamitardo, magari di tipo intimidatorio o estorsivo. Si tratta però di una semplice ipotesi investigativa, come pure l’altra pista che gli inquirenti stanno vagliando, cioè che Schirinzi possa aver accettato di tenere la merce in casa per conto di qualcun altro.

La boutique del falso

E’ di certo la più importante operazione dell’anno contro il commercio di prodotti d’abbigliamento contraffatti quella appena conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, in collaborazione coni colleghi della stazione di Oria. Proprio nella città federiciana i militari hanno deferito in stato di libertà due uomini F.P. di 19 anni e B.B., 46enne. Entrambi dovranno rispondere di ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi. Si è trattato di un’indagine specifica portata a termine con l’obiettivo di reprimere questo fenomeno. Dopo aver raccolto una serie di informazioni sul campo, i Carabinieri si sono presentati alla porta di F.P.; perquisita la sua abitazione, hanno rinvenuto 19 paia di scarpe e 6 felpe di varie marche, presumibilmente pronte per la vendita. Le griffe erano però false e tutta la merce è stata posta sotto sequestro. Destino analogo per quanto rinvenuto a casa dell’altro denunciato, B.B., solo che qui l’entità degli articoli era ben più consistente: 74 giubbini da donna, 2 paia di pantaloni, 91 t-shirt e 46 paia di scarpe, delle marche più alla moda; tutto contraffatto. L’uomo non ha saputo fornirne dettagli sulla provenienza del materiale. Tre paia di scarpe da ginnastica Nike, anche queste false, sono costate una denuncia anche ad un 19enne di origine brasiliana ma residente a Ceglie M. Il giovane, L.V.F. le sue iniziali, è stato sorpreso per strada mentre cercava di vendere le calzature.

mercoledì 26 novembre 2008

COMITATO DOCENTI NO-GELMINI DI BRINDISI


l 19 Novembre 2008 un Comitato di Docenti appartenenti ad istituti di diverso ordine e grado si è autoconvocato presso l'Istituto Palumbo di Brindisi per discutere le conseguenze sul piano organizzativo-didattico della Legge 169/2008 (cosiddetta Legge Gelmini).
I docenti hanno espresso forte preoccupazione per gli effetti deleteri che questa legge avrà sulle conquiste culturali e pedagogiche raggiunte dalla Scuola Pubblica mediante un costante processo di crescita ed innovazione. Pertanto il presente documento mira ad avviare una serie di iniziative in risposta a questi provvedimenti legislativi. Benchè il Comitato sia consapevole della reale esigenza di riforma e razionalizzazione del sistema di istruzione e formazione, ritiene tuttavia che i provvedimenti adottati dalla maggioranza parlamentare (Legge 133/08; Legge 169/08) costituiscano una grave aggressione alla scuola pubblica in termini di tagli indiscriminati al personale, alle strutture, agli ordinamenti:

- 87.400 docenti in meno dal 2009 al 2012;
- 44.500 tagli al personale A.T.A dal 2009 al 2012;
- 700 istituzioni scolastiche in meno;
- riduzione dell’orario settimanale dei licei fino a 30 ore e a 32 negli istituti tecnici e professionali;
- incremento in tre anni dello 0,4% degli alunni per classe;
- accorpamento di classi di concorso affini che, negli Istituti Tecnici e Professionali, porterebbe ad un’interferenza di competenze specifiche nelle materie professionalizzanti;
- ritorno al maestro unico nella scuola elementare;
- riduzione dei finanziamenti alle Università;
- abbassamento dell’obbligo scolastico da 16 a 14 anni;
- riduzione di almeno il 30% della figura del docente tecnico-pratico, nonché delle docenze in compresenza;
- la trasformazione delle università e scuole in fondazioni sancisce, di fatto, lo svilimento di tutta la scuola pubblica di Stato.
-

Il Comitato altresì


RILEVA

l’assenza di prospettive per una efficace ed unitaria riforma pedagogica e didattica della scuola.


INVITA
il Governo ad invertire la rotta in direzione di una politica di investimenti nel settore dell’istruzione, affinchè quest’ultimo ritorni ad essere il motore trainante della crescita economica e culturale del Paese e nell’immediato a sospendere le attività esecutive della legge 169/2008 e ad avviare un’opportuna fase di consultazione con tutte le componenti del mondo scolastica, riversando i contenuti da essa scaturenti in un nuovo disegno di legge da proporre alla discussione parlamentare.

CONDIVIDE
le preoccupazioni degli alunni e delle famiglie per il futuro della scuola pubblica destinata, a seguito di una spietata politica di tagli, a cedere il passo alle scuole private accessibili solo a pochi.


SI IMPEGNA
1.a mantenere lo stato di agitazione nelle forme ritenute più idonee(assemblee, laboratori, seminari)
2.a sensibilizzare i genitori con la convocazione di apposite assemblee;
3.a chiedere la solidarietà degli Enti locali direttamente interessati dalle penalizzazioni che si realizzeranno in termini di chiusura e/o accorpamenti di plessi, servizio mensa annullato o fortemente ridimensionato e con personale di assistenza a loro carico, spese per eventuali corsi pomeridiani;
4.a sottoscrivere eventuali referendum abrogativi della legge approvata.


FA APPELLO
alle famiglie affinchè, acquisendo consapevolezza che riduzioni all'Offerta Formativa e tagli alle risorse ed al personale non solo non produrranno una scuola di qualità, ma ridurranno, altresì, le possibilità occupazionali dei loro figli nel mondo della scuola, partecipino alla mobilitazione contro la legge 169/08 e la legge 133/08.


CHIEDE ALLE FORZE POLITICHE E SINDACALI
1. di sostenere con determinazione questa iniziativa spontanea, mettendo in atto tutte le forme possibili di sensibilizzazione dei vari livelli Istituzionali e comunque di loro competenza;
2. di sollecitare l’Amministrazione Comunale e Provinciale e il Consiglio Regionale a indire una convocazione straordinaria sulla questione scuola, dando opportunità di espressione al tessuto scolastico reale.


AUSPICA
1.l’adesione a forme di lotta, rispettose della legalità, che verranno proposte nelle prossime settimane;
2.il mantenimento di una “rete" con le altre Istituzioni Scolastiche;
3.la massima pubblicità al presente documento (diffusione nelle altre scuole, trasmissione a giornali, radio, tv).



Brindisi, 19/11/2008 Il COMITATO DOCENTI NO-GELMINI
BRINDISI