martedì 24 febbraio 2009

Differenziata all'avanguardia, ma quanto ci costa?


Come sarà questa nuova raccolta differenziata? Quanto costerà? I cittadini dovranno pagare più tasse per sostenerla? In un’aula consiliare piena di pubblico, come nelle occasioni in cui gli argomenti sono particolarmente sentiti, se ne è parlato ieri ad Oria. Un’assise monotematica richiesta dai consiglieri delle opposizioni, interamente dedicata al nuovo servizio che partirà dal prossimo 1 marzo e che, Comune dopo Comune, coinvolgerà tutti i nove paesi che compongono l’Ato br/2. In aula oltre ai consiglieri, il sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, nella doppia veste di primo cittadino e di presidente dell’Ato, gli assessori Angelo Mazza, Giuseppe Destradis e Giovanni Guida, ma anche l’ing. Giuseppe De Leonardis, funzionario dell’Ato, e l’ing. Vincenzo Caramuscio, rappresentante della ditta aggiudicataria dell’appalto, cioè la Monteco- Cogerit.
Oltre quattro ore di discussione serratissima, ma la risposta alla domanda che tutti i cittadini si pongono, ossia “la tarsu aumenterà?”, è stata interlocutorio: in realtà ancora non si sa. O meglio, per l’opposizione ci sono da aspettarsi rincari che, nella peggiore delle ipotesi, toccheranno il 40%, per la maggioranza si tratta di cifre del tutto strampalate e parlare di aumenti è comunque prematuro.
La cronaca della seduta ha visto un primo lungo intervento introduttivo di Ferretti che ha descritto i passaggi e il complesso lavoro fatto per arrivare al conferimento dell’incarico. Un impegno che, a conti fatti, offrirà un servizio innovativo di raccolta dei rifiuti, con la differenziata porta a porta ed un gestore unico per l’intero Ato. I consiglieri di minoranza intervenuti a più riprese, Mauro Marinò, Luciano De Nuzzo, Tommaso Carone, Pino Malva, Egidio Conte e Giancarlo Marinò, hanno posto una serie di questioni, alcune di ordine pratico, altre di ordine politico, ma soprattutto hanno insistito su quelle economiche. Per la maggioranza hanno preso la parola, oltre al sindaco, Glauco Caniglia, Elia Farina e Antonio Alimento. I dubbi di ordine tecnico sono stati chiariti dagli ingegneri. Ma il vero nodo venuto al pettine è che la nuova differenziata, per quanto sia una necessità imposta dalla normativa attuale, costerà alcune centinaia di migliaia di euro in più al Comune. Pagheranno i cittadini? A fronte di un’opposizione che è già certa degli aumenti ed anche pronta a dare battaglia, per il sindaco e l’assessore al bilancio, a quanto ammonti questo surplus ancora non si sa, né è così automatico che si scarichino gli oneri sui contribuenti. Bisognerà infatti, bilancio alla mano, conteggiare anche gli effettivi risparmi previsti. Unico dato certo su cui le forze politiche concordano è l’evasione: i furbi sono troppi e in ogni caso bisognerà scovarli .

Sanremo dice no? Internet lo premia


Il Festival di Sanremo non lo aveva voluto, ma ciò che il palco dell’Ariston non ha potuto offrire, lo ha fatto Internet. È la storia di Piero Iunco, cantautore oritano, vincitore di prestigiosi premi nazionali, fra cui il “Rino Gaetano”. A sua insaputa, alcuni amici, hanno condiviso on line il brano scartato dal Festival di cui erano venuti in possesso. La canzone “Sarà per Sempre”, rinominata “San Remo 2009 - Sarà Per Sempre - Piero Iunco - OTTIMA - Festival di Sanremo - OR009.mp3” ha catturato l’attenzione di un gran numero di persone, che forse pensavano ad nuova proposta. L’equivoco iniziale non ha tolto nulla però al fascino della canzone che è piaciuta immediatamente. La notizia del file condiviso si è diffusa tra i conoscenti del cantautore ed è stata riportata su alcuni siti web di Oria. Il file è così circolato ad un ritmo vertiginoso tra i vari computer, al punto tale che, dopo qualche giorno dall'inizio del Festival, si era praticamente propagato con velocità superiore rispetto a tanti pezzi realmente partecipanti alla kermesse sanremese. A conti fatti gli estimatori del brano sarebbero ormai alcune decine di migliaia. Una soddisfazione per Piero che ha dichiarato di essere entusiasta di questo successo “virtuale”, raggiunto in modo del tutto inaspettato. Il cantautore, diplomato in violoncello con il massimo dei voti, è un polistrumentista e gestisce in città una scuola di musica per ragazzi. La sorpresa di Internet è ancora più gradita perché giunta proprio alla vigilia del lancio dello spettacolo “Piero Iunco Show”, che lo vedrà protagonista in varie città pugliesi e che partirà proprio dal Teatro “Gassman” di Oria il prossimo 26 marzo.

lunedì 23 febbraio 2009



Fermiamo la mattanza!
Si, perchè di questo si tratta: una carneficina senza fine in cui le vittime sono giovani: ragazze e ragazzi come noi. Le loro storie si assomigliano tutte: tanta voglia di vivere, di fare, tante speranze, tanti amici...poi bruscamente e inaspettatamente si interrompe il film. Per sempre. A chi resta, tanto dolore e tanta rabbia: ma perchè?! Dipende solo da noi, il destino c'entra ma non così tanto forse.
Corriamo troppo per strada, questa è la verità, non c'è altro da dire. Lo facciamo tutti noi, in moto o in macchina, pensando che tanto staremo attenti e che non ci succederà nulla. Magari siamo tanto abituati a premere l'acceleratore, che neanche ci sembra una cosa da fare sopra pensiero. Ci crediamo piloti attenti...anche la sfilza di ragazzi di Oria morti nell'ultimo periodo erano piloti attenti, eppure ci hanno lasciato le penne sulla strada. Tommaso Micelli, Cosimo Andrioli, Pino De Livrano, Francesco Pulito, Enrico Durantini, Marika Martina, Michele Patisso...cito a memoria, così come li ricordo, ma la lista è terribilmente lunga.
La dinamica? Più o meno la stessa: velocità sostenuta, si sbanda, si perde il controllo del mezzo e nel giro di un attimo tutto finito.
Mi hanno commosso le parole del comandante della Scuola dell'Aviazione di Taranto, intervenuto ieri al funerale di Tommaso Micelli (ed è raro che io apprezzi le parole di un militare...): conserviamo il ricordo di questi nostri amici comportandoci di conseguenza.
D'accordo che le nostre strade fanno schifo, d'accordo che il guardrail fa a fette i mociclisti, d'accordo che mancano i controlli, la manutenzione, la cultura...C'è tanto da fare e chi sta sopra di noi dovrebbe darsi una mossa. L'Italia è il Paese che ha il più alto indice di mortalità sulle strade, qualcuno dovrebbe occuparsene. Ogni volta che giriamo la chiave e avviamo il motore noi possiamo dare il nostro contributo però, da subito. Correre è fico? Rimanere storpi non lo è tanto (succede a 20mila persone l'anno), nè è tanto fico morire così.
C'è qualcuno che conta nella nostra vita? Qualcuno a cui vogliamo bene? A noi stessi vogliamo bene? Beh, allora andiamo più calmi, arriveremo in ritardo, ma ne avremo in cambio la vita!

L'ultimo saluto a Tommaso




“Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere Tommaso, le sue qualità e la sua forza, per il rispetto che gli dobbiamo, cercheremo di fare un modello del suo ricordo”, “Il tuo ricordo rimarrà sempre vivo nei nostri cuori”: gli amici di Tommaso Micelli, il 24enne di Oria, morto in un incidente stradale venerdì, scrivono così in alcuni dei tanti manifesti che tappezzano la città di Oria nel giorno dell’ultimo saluto. Anche gli ex insegnati del Liceo Scientifico e Tecnologico “Lilla” di Oria, che aveva frequentato alcuni anni fa, hanno sentito il bisogno di richiamarlo alla memoria:”Studente diligente ed esemplare, siamo vicini alla famiglia in questo momento di straziante dolore”. Ieri, nella Basilica Cattedrale, sono state celebrate le esequie.
Il magistrato, una volta esaminati i rilievi effettuati dopo il sinistro, non ha ritenuto necessario l’esame autoptico ed ha restituito subito il copro alla famiglia. La dinamica di quegli attimi fatali è purtroppo chiara: Tommaso, di buon mattino, stava percorrendo la provinciale Oria- Carosino per recarsi a lavoro. Il giovane era un aviere capo dell’Aeronautica Militare in servizio a Brescia, ma stava seguendo un corso presso al Scuola Volontari Truppe dell’Aeronautica di Taranto. Lungo un rettilineo, ha perso il controllo dell’auto, che è andata a finire su un grosso olivo. Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
Un dolore incolmabile, ma anche composto e pieno di dignità, sui visi dei genitori, Piero e Lola Zanzarelli Sabba e del fratello Antonio. In chiesa persone di tutte le età: tanti ragazzi amici della vittima, conoscenti della famiglia, colleghi e colleghe in divisa. La bara era avvolta dal tricolore e scortata da un picchetto militare. Durante la messa è stata recitata la preghiera dell’aviere, mentre il comandante della Scuola Militare ha voluto prendere la parola, prima della conclusione della cerimonia, per fare alla famiglia le condoglianze da parte del Corpo nelle sue più alte cariche, ma anche per esprimere il proprio sentire:” In Aeronautica la morte è qualcosa che purtroppo è sempre presente- ha detto- in quarant’anni di attività ho perso molti amici. Proprio poco tempo fa un incidente mortale ha coinvolto otto colleghi in Francia. La morte per noi è qualcosa di improvviso ed inaspettato e colpisce in giovane età. Mi rivolgo a tutti gli avieri: avete perso un amico, ma non sarà l’ultimo. Il dolore però ci aiuta a sopravvivere, a sentirci veramente un Corpo unico. Anche chi non è dell’Aeronautica può sentirsi accomunato dal ricordo di Tommaso e può provare a prendere il meglio da questa circostanza: imparare ad assaporare e godere dell’amicizia in ogni singolo momento della nostra esistenza.”


Si svolgeranno domani pomeriggio (domenica), presso la Basilica Cattedrale di Oria, alle 16:00, i funerali di Tommaso Micelli, il giovane morto venerdì in un incidente stradale. Il corteo funebre partirà un’ora prima dalla casa paterna, in via Latiano, per raggiungere la chiesa dove verranno celebrate le esequie. Il corpo è stato restituito alla famiglia la sera stessa del sinistro, su decisione del magistrato titolare del caso, la dott.ssa Miriam Iacoviello che non ha ritenuto necessario l’esame autoptico. I rilievi effettuati sul posto hanno tolto ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente. Il 24enne oritano, alla guida di una Fiat Marea, stava percorrendo di primo mattino la provinciale Oria- Carosino per andare a lavoro presso il presidio dell’Aeronautica Militare di Taranto, dove prestava servizio. Lungo un rettilineo, in agro di Francavilla, avrebbe perso il controllo del mezzo, probabilmente a causa della velocità sostenuta. La macchina è andata a sbattere su un albero che cresceva lungo la carreggiata. L’impatto non ha lasciato scampo a Tommaso, inutili sono stati i soccorsi del personale del 118, mentre è stato necessario chiamare i Vigili del Fuoco per estrarre il corpo dalle lamiere contorte. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Francavilla i quali hanno subito verificato che sulla carcassa del veicolo non c’erano i segni di un qualunque impatto con un altro mezzo. L’incidente è dunque avvenuto senza il concorso di altri. Una circostanza che rende ancora più cocente il dolore della famiglia e degli amici della vittima. Tommaso era infatti un ragazzo sempre molto attento e prudente.

Tromba d'aria: ulivi sdradicati


Una scena spettrale si è presentata, ieri mattina, agli occhi di alcuni cittadini di Oria: alberi imponenti sradicati, rami spezzati e piante distrutte. Teatro dello scempio una fascia di terra compresa fra le contrade di Santa Cecilia e Sant’Andrea, alla periferia della città, proprio a ridosso dell’innesto con la strada statale 7. Ad accorgersi di quanto era avvenuto, nel corso della notte precedente, sono stati alcuni operatori della vigilanza privata che portavano a termine il solito giro di ricognizione di primo mattino. A compiere la devastazione non è stata, però, la mano dell’uomo. Mentre nel resto della città si avvertiva un forte vento e della pioggia, in quella striscia di campagna si è sviluppata, presumibilmente, una devastante tromba d’aria. La forza del mulinello ha strappato dalla terra tutto ciò che ha trovato lungo il suo cammino: diverse piante e soprattutto dei grossi alberi di pino e di ulivo. Alcuni di questi sono secolari, con un’età stimata di trecento anni: delle piante con un certo valore sia economico che paesaggistico. La forza del vento deve essere stata notevole per sradicarli completamente, si tratta infatti di piante dal peso notevole. Il fenomeno è stato di certo favorito dal terreno reso paludoso dalla pioggia abbondante che è caduta nei giorni scorsi. Nel fango le radici non sono riuscite a fare una sufficiente presa ed il vento ha trascinato via ogni cosa. Di quanto avvenuto, però, non ci sono testimoni, poiché la zona, fortunatamente, non è abitata di inverno. Nessuna persona, dunque, è stata coinvolta, ma si sono registrati solo danni alle cose. Oltre agli alberi sradicanti, che insistono negli appezzamenti di terreno di tre distinti proprietari, si registrano dei danneggiamenti anche a due abitazioni rurali: i tronchi sono andati a finire sui solai. Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani di Oria, guidati dal comandante Emilio Dell’Aquila, che hanno effettuato i rilievi di rito. Il braccio di terra interessato è di circa 300 metri quadri, con una forma ad “l”, segno che la tromba d’aria si è sviluppata ed ha scaricato tutta la sua energia esattamente in un ambito delimitato. Il ciclone è rimasto circoscritto e non ha tracciato una via d‘accesso o di uscita dall’area.
In queste ore si sta effettuando una stima dei danni, ma è difficile pensare che i proprietari possano trovare un risarcimento con fondi pubblici. Alcuni di loro, appena appreso del fatto, si sono recati sul luogo per tagliare gli ulivi, ormai sradicati, e farne legna da ardere.
Questa calamità naturale colpisce il territorio di Oria dopo la tremenda alluvione dello scorso 17 dicembre, per la quale è stato già avviato il procedimento per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
(foto Franco Arpa)

La ribalta dei nostri talenti


Una città intera impegnata a promuove il prodotto artistico di un gruppo musicale locale. In tempi di crisi sembra impossibile, eppure ad Oria con la rock band Re-Memory, questa sorta di miracolo si sta compiendo. L’altro giorno i sei componenti della band hanno presentato il loro primo album, “Dear amico”, presso Palazzo Martini. A fare da moderatore è stato il direttore artistico di Radio 5, Jossie Donatiello, che ha presentato i musicisti e introdotto l’ascolto dei brani del cd. I componenti del gruppo sono Giampiero Dell’Aquila, alias Pierre, Francesco Pipino, Fabio Pagano, Giuseppe Annè, Giuseppe Pomarico ed Elisabetta Schiavone. Il brano che da il titolo all’album, già in programmazione nelle radio, narra la storia di un giovane vittima della tossicodipendenza. Proprio il significato di questa canzone ha ispirato il progetto “Digli di No”, di cui i Re- Memory sono parte attiva: una campagna contro l’uso di droga e alcol patrocinata dal Comune di Oria con gli assessorati alle Politiche Sociali, alla Pubblica Istruzione, alla Cultura, alla Salute e Sport, e con il patrocinio della Provincia di Brindisi, dell’Ambito Territoriale n.3 AUSL BR/1, della Comunità Emmanuel e dell’Avis sezione di Oria. Il progetto prevede la realizzazione di un cofanetto contenente un video-clip, girato con la collaborazione del regista Gino Capone, e un opuscolo divulgativo sulla prevenzione e gestione di tossicodipendenza e alcolismo, destinato ai ragazzi delle scuole medie, ai genitori, ad insegnanti e amministrazioni comunali. “Dear amico” si sta comunque imponendo anche per il suo valore più squisitamente musicale, oltre che per il contenuto; ha infatti ottenuto il terzo posto nella finale di Voghera (Pv) del Concorso Nazionale “Singing4life - Music Festival 2008” (150 band iscritte) organizzato dall’etichetta musicale “NonSoloSound”, mentre i Re-Memory hanno vinto il premio come Miglior band dell’edizione 2008.
Il gruppo è stato selezionato dalla Carosello Record (storica etichetta musicale italiana) per partecipare ad Audition 2008, concorso nazionale destinato a gruppi musicali che aspirano di suonare nelle aperture dei concerti live degli artisti di fama mondiale, Zucchero ed Elisa.
“Quando andiamo fuori a suonare- ha voluto precisare Pierre- ci presentiamo come una band di Oria, non di Brindisi o della Puglia, perché siamo orgogliosi delle nostre radici!” E l’affetto dei concittadini certamente non manca ai Re Memory, visto che la sala conferenze di Palazzo Martini era gremita. Tanti gli amici, ma anche rappresentati di associazioni ed amministratori di diversi schieramenti politici come gli assessori Michele Schifone, Pino Destradis, Giovanni Guida, ed i consiglieri Glauco Caniglia, Tommaso Carone e Pino Malva, quasi a significare l’affetto che l’intera comunità vuole trasmettere a questi ragazzi pieni di talento.
(foto Tonino Carbone)