mercoledì 28 aprile 2010

Il sarto poeta

"La città di Oria raccontata da Antimo Baldari, il sarto poeta" é il titolo del volume curato da Maria Solazzo che verrà presentato questo pomeriggio, alle 19:00, presso la sala di rappresentanza di Palazzo Martini a Oria. Nel corso della serata interverrà Antonio Baldari, docente di scuola superiore di italiano e latino, ed il maestro Mauro Mattei, direttore del coro "Maria S.S. in cielo" di Oria. Il maestro, nel corso della serata che eseguirà con la corale "L'inno alla città di Oria" il cui testo é di Antimo Baldari. Saranno presenti Cosimo Ferretti, sindaco di Oria, Giovanni Guida, assessore alla Cultura, S. E. Mons. Vincenzo Pisanello, Vescovo della Diocesi di Oria, Barsanofio Chiedi, responsabile del Centro Studi "A. Baldari" e Angela Baldari, figlia dell'autore. Il poeta, scomparso nel 2000, ha dedicato alla sua città natale molte opere, soprattutto poesie, ma anche novelle e racconti. Famosi i versi in cui esalta la bellezza dei monumenti e dei paesaggi di Oria, ma anche le tradizioni e le feste più importanti del paese, come il Corteo e Torneo dei Rioni. Per questa sua attività, anche in vernacolo, ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale. Recentemente si era anche aperto in città un dibattito sull’opportunità di intitolare una via o una piazza importante a Baldari. In ogni caso l’opera di Baldari, anche con l’interessamento dell’amministrazione e di diversi studiosi locali, in questo periodo viene rivalutata e fatta conoscere soprattutto al pubblico dei più giovani che non hanno avuto modo di conoscerlo personalmente.

giovedì 8 aprile 2010

Caserma dei Carabinieri di Oria: l'ora della pensione?!

Ha ormai i giorni contati l’attuale caserma dei Carabinieri di Oria. Era da tempo che si discuteva del fatto che i locali in cui sono ospitati i militari, ricavati un un’ala dell’Ufficio Sanitario in via Frascata, non sono idonei alle esigenze dell’Arma. La caserma era stata dislocata provvisoriamente lì negli anni Ottanta, in attesa della costruzione di un nuovo edificio, costruzione che non è mai avvenuta. I locali erano stati adattati, ma sono rimasti comunque molto lontani dagli standard richiesti ad una caserma, a cominciare dall’esiguità degli uffici, per poi passare alla mancanza dello spazio riservato al piantone e al garage che non è collegato direttamente allo stabile come dovrebbe essere.
Della questione- caserma si è ora occupata l’assise comunale, dopo che l’opposizione aveva gridato addirittura alla possibilità di un trasferimento del personale in servizio ad Oria nella vicina Francavilla Fontana, per via della inagibilità dell’edificio. Questa eventualità, che avrebbe lasciato la città sguarnita del contingente delle forze dell’ordine, è stata comunque smentita dal sindaco di Oria, Cosimo Ferretti. Una delibera votata da tutti i consiglieri ha dato mandato all’ufficio tecnico comunale di trovare una nuova sede, fra gli immobili di proprietà del Comune, per ospitare i militari. Se questa ricerca non dovesse avere successo, rimarrebbe l’alternativa che praticamente tutte le forze politiche temono: la costruzione di un edificio ex novo. Per il bilancio del Comune sarebbe piuttosto gravoso: il pagamento del mutuo, che bisognerebbe contrarre, ridurrebbe i margini di spesa dell’ente per le diverse esigenze amministrative. Tecnicamente sarebbe possibile aprire agli investimenti di costruttori privati, i quali potrebbero poi incassare una sorta di canone d’affitto da parte del Ministero degli Interni. Sarebbe una soluzione auspicabile, ma bisognerebbe trovare imprenditori pronti a sborsare cifre a sei zeri.
Nell’immediato c’è chi pensa ad una sistemazione presso l’Ospedale Martini o nella ex scuola media “F. Milizia”. Entrambi gli edifici comunali, pur essendo ampi e sottoutilizzati, ospitano attività difficilmente conciliabili con quelle di una caserma: un futuro centro diurno per disabili e delle classi di scuola superiore. Ogni decisione politica è però legata al parere dei tecnici comunali, i quali hanno due mesi di tempo per pronunciarsi; dopodiché bisognerà decidere inevitabilmente il da farsi.