
“Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere Tommaso, le sue qualità e la sua forza, per il rispetto che gli dobbiamo, cercheremo di fare un modello del suo ricordo”, “Il tuo ricordo rimarrà sempre vivo nei nostri cuori”: gli amici di Tommaso Micelli, il 24enne di Oria, morto in un incidente stradale venerdì, scrivono così in alcuni dei tanti manifesti che tappezzano la città di Oria nel giorno dell’ultimo saluto. Anche gli ex insegnati del Liceo Scientifico e Tecnologico “Lilla” di Oria, che aveva frequentato alcuni anni fa, hanno sentito il bisogno di richiamarlo alla memoria:”Studente diligente ed esemplare, siamo vicini alla famiglia in questo momento di straziante dolore”. Ieri, nella Basilica Cattedrale, sono state celebrate le esequie.
Il magistrato, una volta esaminati i rilievi effettuati dopo il sinistro, non ha ritenuto necessario l’esame autoptico ed ha restituito subito il copro alla famiglia. La dinamica di quegli attimi fatali è purtroppo chiara: Tommaso, di buon mattino, stava percorrendo la provinciale Oria- Carosino per recarsi a lavoro. Il giovane era un aviere capo dell’Aeronautica Militare in servizio a Brescia, ma stava seguendo un corso presso al Scuola Volontari Truppe dell’Aeronautica di Taranto. Lungo un rettilineo, ha perso il controllo dell’auto, che è andata a finire su un grosso olivo. Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
Un dolore incolmabile, ma anche composto e pieno di dignità, sui visi dei genitori, Piero e Lola Zanzarelli Sabba e del fratello Antonio. In chiesa persone di tutte le età: tanti ragazzi amici della vittima, conoscenti della famiglia, colleghi e colleghe in divisa. La bara era avvolta dal tricolore e scortata da un picchetto militare. Durante la messa è stata recitata la preghiera dell’aviere, mentre il comandante della Scuola Militare ha voluto prendere la parola, prima della conclusione della cerimonia, per fare alla famiglia le condoglianze da parte del Corpo nelle sue più alte cariche, ma anche per esprimere il proprio sentire:” In Aeronautica la morte è qualcosa che purtroppo è sempre presente- ha detto- in quarant’anni di attività ho perso molti amici. Proprio poco tempo fa un incidente mortale ha coinvolto otto colleghi in Francia. La morte per noi è qualcosa di improvviso ed inaspettato e colpisce in giovane età. Mi rivolgo a tutti gli avieri: avete perso un amico, ma non sarà l’ultimo. Il dolore però ci aiuta a sopravvivere, a sentirci veramente un Corpo unico. Anche chi non è dell’Aeronautica può sentirsi accomunato dal ricordo di Tommaso e può provare a prendere il meglio da questa circostanza: imparare ad assaporare e godere dell’amicizia in ogni singolo momento della nostra esistenza.”
Si svolgeranno domani pomeriggio (domenica), presso la Basilica Cattedrale di Oria, alle 16:00, i funerali di Tommaso Micelli, il giovane morto venerdì in un incidente stradale. Il corteo funebre partirà un’ora prima dalla casa paterna, in via Latiano, per raggiungere la chiesa dove verranno celebrate le esequie. Il corpo è stato restituito alla famiglia la sera stessa del sinistro, su decisione del magistrato titolare del caso, la dott.ssa Miriam Iacoviello che non ha ritenuto necessario l’esame autoptico. I rilievi effettuati sul posto hanno tolto ogni dubbio sulla dinamica dell’incidente. Il 24enne oritano, alla guida di una Fiat Marea, stava percorrendo di primo mattino la provinciale Oria- Carosino per andare a lavoro presso il presidio dell’Aeronautica Militare di Taranto, dove prestava servizio. Lungo un rettilineo, in agro di Francavilla, avrebbe perso il controllo del mezzo, probabilmente a causa della velocità sostenuta. La macchina è andata a sbattere su un albero che cresceva lungo la carreggiata. L’impatto non ha lasciato scampo a Tommaso, inutili sono stati i soccorsi del personale del 118, mentre è stato necessario chiamare i Vigili del Fuoco per estrarre il corpo dalle lamiere contorte. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Francavilla i quali hanno subito verificato che sulla carcassa del veicolo non c’erano i segni di un qualunque impatto con un altro mezzo. L’incidente è dunque avvenuto senza il concorso di altri. Una circostanza che rende ancora più cocente il dolore della famiglia e degli amici della vittima. Tommaso era infatti un ragazzo sempre molto attento e prudente.