giovedì 8 aprile 2010

Caserma dei Carabinieri di Oria: l'ora della pensione?!

Ha ormai i giorni contati l’attuale caserma dei Carabinieri di Oria. Era da tempo che si discuteva del fatto che i locali in cui sono ospitati i militari, ricavati un un’ala dell’Ufficio Sanitario in via Frascata, non sono idonei alle esigenze dell’Arma. La caserma era stata dislocata provvisoriamente lì negli anni Ottanta, in attesa della costruzione di un nuovo edificio, costruzione che non è mai avvenuta. I locali erano stati adattati, ma sono rimasti comunque molto lontani dagli standard richiesti ad una caserma, a cominciare dall’esiguità degli uffici, per poi passare alla mancanza dello spazio riservato al piantone e al garage che non è collegato direttamente allo stabile come dovrebbe essere.
Della questione- caserma si è ora occupata l’assise comunale, dopo che l’opposizione aveva gridato addirittura alla possibilità di un trasferimento del personale in servizio ad Oria nella vicina Francavilla Fontana, per via della inagibilità dell’edificio. Questa eventualità, che avrebbe lasciato la città sguarnita del contingente delle forze dell’ordine, è stata comunque smentita dal sindaco di Oria, Cosimo Ferretti. Una delibera votata da tutti i consiglieri ha dato mandato all’ufficio tecnico comunale di trovare una nuova sede, fra gli immobili di proprietà del Comune, per ospitare i militari. Se questa ricerca non dovesse avere successo, rimarrebbe l’alternativa che praticamente tutte le forze politiche temono: la costruzione di un edificio ex novo. Per il bilancio del Comune sarebbe piuttosto gravoso: il pagamento del mutuo, che bisognerebbe contrarre, ridurrebbe i margini di spesa dell’ente per le diverse esigenze amministrative. Tecnicamente sarebbe possibile aprire agli investimenti di costruttori privati, i quali potrebbero poi incassare una sorta di canone d’affitto da parte del Ministero degli Interni. Sarebbe una soluzione auspicabile, ma bisognerebbe trovare imprenditori pronti a sborsare cifre a sei zeri.
Nell’immediato c’è chi pensa ad una sistemazione presso l’Ospedale Martini o nella ex scuola media “F. Milizia”. Entrambi gli edifici comunali, pur essendo ampi e sottoutilizzati, ospitano attività difficilmente conciliabili con quelle di una caserma: un futuro centro diurno per disabili e delle classi di scuola superiore. Ogni decisione politica è però legata al parere dei tecnici comunali, i quali hanno due mesi di tempo per pronunciarsi; dopodiché bisognerà decidere inevitabilmente il da farsi.