venerdì 13 giugno 2008
Pd Oria: no alle nomine dall'alto
Il Pd di Oria proprio non ci sta a mandar giù le nomine dei componenti dell’esecutivo provinciale. Tutte le riserve su questa operazione, soprattutto dal punto di vista del metodo, sono spiegate in una lettera aperta, firmata da tutti consiglieri comunali aderenti ad Pd e dal segretario cittadino. Cosimo Patisso, Domenico D’Ippolito, Pino Malva, Giancarlo Marinò, Mario De Nuzzo e Tommaso Carone si rivolgono soprattutto all’on. Antonio Gaglione : "Il segretario provinciale ha annunciato la nomina dell’esecutivo provinciale e l’individuazione dei responsabili delle aree tematiche e organizzative- si legge nella lettera- il metodo non sembra quello di un partito in cui la partecipazione e la condivisione delle scelte siano i criteri guida. Intanto la scelta di chiamare a far parte dell’esecutivo i capigruppo dei Comuni con più di 20mila abitanti priva e penalizza numerosissimi Comuni in ragione della loro dimensione. Si chiede poi quali siano stati i criteri della scelta dei componenti le aree tematiche, chi sia stato messo al corrente dell’individuazione: i segretari di tutti i circoli della provincia erano stati messi al corrente dell’iniziativa? Di certo non il segretario del circolo di Oria del PD. Davvero possiamo pensare che l’occupazione di posti e di cariche di partito assegnate con un accordo fra componenti, o cordate o correnti, possano risolvere i problemi organizzativi e assicurare la corretta individuazione di ben precise scelte politiche e programmatiche? Un partito aperto e plurale non è un partito che mette di fronte ai suoi iscritti, attivisti, simpatizzati, il piatto già pronto degli incarichi assegnati. Tirando diritto, oltre che essere ciechi e sordi a sollecitazioni che invitano al dialogo e alla riflessione, si conferma che il metodo adottato non tiene in alcun conto della grande voglia di partecipazione dimostrata dai nostri iscritti nelle assemblee di partito succedutesi dalle primarie in poi, ignora tanti contributi di idee e spunti di riflessioni venuti dai tanti interventi e prese di posizione che vi abbiamo potuto ascoltare, tutti volti all’arricchimento del partito." La missiva si chiuda una richiesta esplicita: la convocazione urgente del coordinamento provinciale per cambiare strada e per cambiare marcia, con l’aiuto e la partecipazione di tutti.