Sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 8 mesi ed a 2 anni e 4 mesi di reclusione Roberto Summa, 47anni, e Cataldo Cera, 36enne, entrambi di Oria. L’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, è stato già eseguito dai Carabinieri della stazione di Oria, coadiuvati dai colleghi di Torre S.S.. I due sono finiti dietro le sbarre per rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Summa e Cera, insieme ai fratelli Stefano e Cosimo Marsella, loro concittadini, erano i componenti di un gruppo dedito alle rapine ai danni delle prostitute nigeriane. A queste ultime estorcevano denaro minacciandole con le armi. Esasperate ed impaurite, le ragazze decisero di rivolgersi ai Carabinieri che avviarono le indagini con una serie di appostamenti e di pedinamenti. Nel pomeriggio del 24 agosto dello scorso anno, i militari del Nucleo Operativo, fingendosi dei clienti delle lucciole, li colsero in flagranza, nei pressi del Santuario di Cotrino a Latiano, mentre con il volto coperto da passamontagna e pistola in mano, si facevano consegnare l’incasso. Ne nacque un conflitto a fuoco e Summa e Cera riuscirono a dileguarsi, salvo poi essere rintracciati dai Carabinieri il giorno successivo. Il processo, ora concluso, ha deciso per la condanna.
Stessa sorte per un altro oritano, il 24enne Cosimo Spina. Anch’egli tratto in arresto dai Carabinieri, dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione, alle estorsioni. Da quanto accertato, il giovane rubava delle automobili e chiedeva poi ai proprietari il cosiddetto “cavallo di ritorno”.