mercoledì 26 novembre 2008

COMITATO DOCENTI NO-GELMINI DI BRINDISI


l 19 Novembre 2008 un Comitato di Docenti appartenenti ad istituti di diverso ordine e grado si è autoconvocato presso l'Istituto Palumbo di Brindisi per discutere le conseguenze sul piano organizzativo-didattico della Legge 169/2008 (cosiddetta Legge Gelmini).
I docenti hanno espresso forte preoccupazione per gli effetti deleteri che questa legge avrà sulle conquiste culturali e pedagogiche raggiunte dalla Scuola Pubblica mediante un costante processo di crescita ed innovazione. Pertanto il presente documento mira ad avviare una serie di iniziative in risposta a questi provvedimenti legislativi. Benchè il Comitato sia consapevole della reale esigenza di riforma e razionalizzazione del sistema di istruzione e formazione, ritiene tuttavia che i provvedimenti adottati dalla maggioranza parlamentare (Legge 133/08; Legge 169/08) costituiscano una grave aggressione alla scuola pubblica in termini di tagli indiscriminati al personale, alle strutture, agli ordinamenti:

- 87.400 docenti in meno dal 2009 al 2012;
- 44.500 tagli al personale A.T.A dal 2009 al 2012;
- 700 istituzioni scolastiche in meno;
- riduzione dell’orario settimanale dei licei fino a 30 ore e a 32 negli istituti tecnici e professionali;
- incremento in tre anni dello 0,4% degli alunni per classe;
- accorpamento di classi di concorso affini che, negli Istituti Tecnici e Professionali, porterebbe ad un’interferenza di competenze specifiche nelle materie professionalizzanti;
- ritorno al maestro unico nella scuola elementare;
- riduzione dei finanziamenti alle Università;
- abbassamento dell’obbligo scolastico da 16 a 14 anni;
- riduzione di almeno il 30% della figura del docente tecnico-pratico, nonché delle docenze in compresenza;
- la trasformazione delle università e scuole in fondazioni sancisce, di fatto, lo svilimento di tutta la scuola pubblica di Stato.
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Il Comitato altresì


RILEVA

l’assenza di prospettive per una efficace ed unitaria riforma pedagogica e didattica della scuola.


INVITA
il Governo ad invertire la rotta in direzione di una politica di investimenti nel settore dell’istruzione, affinchè quest’ultimo ritorni ad essere il motore trainante della crescita economica e culturale del Paese e nell’immediato a sospendere le attività esecutive della legge 169/2008 e ad avviare un’opportuna fase di consultazione con tutte le componenti del mondo scolastica, riversando i contenuti da essa scaturenti in un nuovo disegno di legge da proporre alla discussione parlamentare.

CONDIVIDE
le preoccupazioni degli alunni e delle famiglie per il futuro della scuola pubblica destinata, a seguito di una spietata politica di tagli, a cedere il passo alle scuole private accessibili solo a pochi.


SI IMPEGNA
1.a mantenere lo stato di agitazione nelle forme ritenute più idonee(assemblee, laboratori, seminari)
2.a sensibilizzare i genitori con la convocazione di apposite assemblee;
3.a chiedere la solidarietà degli Enti locali direttamente interessati dalle penalizzazioni che si realizzeranno in termini di chiusura e/o accorpamenti di plessi, servizio mensa annullato o fortemente ridimensionato e con personale di assistenza a loro carico, spese per eventuali corsi pomeridiani;
4.a sottoscrivere eventuali referendum abrogativi della legge approvata.


FA APPELLO
alle famiglie affinchè, acquisendo consapevolezza che riduzioni all'Offerta Formativa e tagli alle risorse ed al personale non solo non produrranno una scuola di qualità, ma ridurranno, altresì, le possibilità occupazionali dei loro figli nel mondo della scuola, partecipino alla mobilitazione contro la legge 169/08 e la legge 133/08.


CHIEDE ALLE FORZE POLITICHE E SINDACALI
1. di sostenere con determinazione questa iniziativa spontanea, mettendo in atto tutte le forme possibili di sensibilizzazione dei vari livelli Istituzionali e comunque di loro competenza;
2. di sollecitare l’Amministrazione Comunale e Provinciale e il Consiglio Regionale a indire una convocazione straordinaria sulla questione scuola, dando opportunità di espressione al tessuto scolastico reale.


AUSPICA
1.l’adesione a forme di lotta, rispettose della legalità, che verranno proposte nelle prossime settimane;
2.il mantenimento di una “rete" con le altre Istituzioni Scolastiche;
3.la massima pubblicità al presente documento (diffusione nelle altre scuole, trasmissione a giornali, radio, tv).



Brindisi, 19/11/2008 Il COMITATO DOCENTI NO-GELMINI
BRINDISI