lunedì 23 febbraio 2009

Tromba d'aria: ulivi sdradicati


Una scena spettrale si è presentata, ieri mattina, agli occhi di alcuni cittadini di Oria: alberi imponenti sradicati, rami spezzati e piante distrutte. Teatro dello scempio una fascia di terra compresa fra le contrade di Santa Cecilia e Sant’Andrea, alla periferia della città, proprio a ridosso dell’innesto con la strada statale 7. Ad accorgersi di quanto era avvenuto, nel corso della notte precedente, sono stati alcuni operatori della vigilanza privata che portavano a termine il solito giro di ricognizione di primo mattino. A compiere la devastazione non è stata, però, la mano dell’uomo. Mentre nel resto della città si avvertiva un forte vento e della pioggia, in quella striscia di campagna si è sviluppata, presumibilmente, una devastante tromba d’aria. La forza del mulinello ha strappato dalla terra tutto ciò che ha trovato lungo il suo cammino: diverse piante e soprattutto dei grossi alberi di pino e di ulivo. Alcuni di questi sono secolari, con un’età stimata di trecento anni: delle piante con un certo valore sia economico che paesaggistico. La forza del vento deve essere stata notevole per sradicarli completamente, si tratta infatti di piante dal peso notevole. Il fenomeno è stato di certo favorito dal terreno reso paludoso dalla pioggia abbondante che è caduta nei giorni scorsi. Nel fango le radici non sono riuscite a fare una sufficiente presa ed il vento ha trascinato via ogni cosa. Di quanto avvenuto, però, non ci sono testimoni, poiché la zona, fortunatamente, non è abitata di inverno. Nessuna persona, dunque, è stata coinvolta, ma si sono registrati solo danni alle cose. Oltre agli alberi sradicanti, che insistono negli appezzamenti di terreno di tre distinti proprietari, si registrano dei danneggiamenti anche a due abitazioni rurali: i tronchi sono andati a finire sui solai. Sul posto sono intervenuti i Vigili Urbani di Oria, guidati dal comandante Emilio Dell’Aquila, che hanno effettuato i rilievi di rito. Il braccio di terra interessato è di circa 300 metri quadri, con una forma ad “l”, segno che la tromba d’aria si è sviluppata ed ha scaricato tutta la sua energia esattamente in un ambito delimitato. Il ciclone è rimasto circoscritto e non ha tracciato una via d‘accesso o di uscita dall’area.
In queste ore si sta effettuando una stima dei danni, ma è difficile pensare che i proprietari possano trovare un risarcimento con fondi pubblici. Alcuni di loro, appena appreso del fatto, si sono recati sul luogo per tagliare gli ulivi, ormai sradicati, e farne legna da ardere.
Questa calamità naturale colpisce il territorio di Oria dopo la tremenda alluvione dello scorso 17 dicembre, per la quale è stato già avviato il procedimento per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
(foto Franco Arpa)