giovedì 28 maggio 2009

Chiuso il caso Sogea, il Comune non pagherà altro


Si chiude definitivamente con una sentenza in favore del Comune di Oria la vicenda del contenzioso con la Sogea-Monteco, la ditta che si occupava del servizio di raccolta e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani prima dell’avvento della differenziata. La Corte di Appello di Lecce, I Sezione Civile, ha accolto il ricorso proposto dal Comune con cui si impugnava la sentenza del Tribunale di Brindisi. Quest’ultima deliberazione aveva condannato l'Ente a corrispondere all’impresa la ragguardevole somma di 3.567.652.881 di vecchie lire che, considerando gli interessi, avrebbe raggiunto oggi un importo di circa 3 milioni di euro. Il contenzioso era sorto a proposito della richiesta della Sogea dell’aumento del canone di appalto per gli anni in cui aveva lavorato a Oria. L’amministrazione era poi intervenuta con un lodo arbitrale, grazie al quale si erano definite le questioni economiche ancora pendenti relative agli anni 1987-1990. La partita era stata dunque già chiusa con il pagamento da parte del Comune. La sentenza aggiunge ora un nuovo elemento: non si devono versare neanche le somme per l’adeguamento del canone di appalto degli anni 1991-1995. Per le casse comunali un vero toccasana. " Il sindaco Cosimo Ferretti e l’Amministrazione tutta- si legge in una nota- esprimono grande soddisfazione, direttamente commisurata alla entità economica della vicenda, per l'esito del giudizio di appello che scongiura il verificarsi di un grave pregiudizio per la collettività oritana. L’Amministrazione Comunale ha continuato a credere nelle proprie ragioni, nonostante si avvertisse uno spesso alone di sfiducia e scetticismo, che fatalmente accompagna le decisioni difficili. È inoltre doveroso esprimere un pubblico ringraziamento agli avvocati Roberto Palmisano e Giovanni Pesce che hanno assistito il Comune di Oria (Br), il primo in entrambi i gradi di giudizio mentre il secondo nel giudizio di Appello, per l'impegno profuso ed il risultato ottenuto. Per concludere s'impone tuttavia un'ultima sottolineatura: gli ulteriori sviluppi della vicenda non dipenderanno oramai da decisioni del Comune di Oria, tuttavia l'esito del giudizio dì appello stabilisce in maniera, questa sì definitiva, che le ragioni portate nel lungo contenzioso con la Sogea non erano peregrine né semplicemente dilatorie; anzi, averle strenuamente sostenute ha in concreto rappresentato una inequivocabile ed apprezzabile volontà di tutela dell'interesse pubblico."