domenica 6 luglio 2008

I "puntualissimi"


Erano stati definiti dalla stampa i “fedelissimi” del sindaco di Oria, Cosimo Ferretti; da oggi però a questo appellativo bisogna aggiungerne di diritto un altro: i “puntualissimi”. Quegli undici consiglieri di centro destra che sostengono il primo cittadino, al di là di tutti i rivolgimenti della maggioranza, hanno servito un vero scacco matto all'opposizione, sia quella esterna del Pd, sia quella dei “dissidenti” dello stesso centro destra. Ieri era il giorno di un importante consiglio comunale, in cui si doveva discutere di una variazione di bilancio e del programma per l'affidamento degli incarichi esterni di studio o di ricerca. Delicatissimo il primo argomento che aveva a che fare con la transazione stragiudiziale che il Comune ha firmato con il Consorzio Dasta, titolare del servizio di nettezza urbana. L'Entae, in base all'accordo raggiunto su una controversia, deve versare 77mila euro alla ditta. In sede di approvazione di bilancio, avvenuta pochi giorni fa, nonstante le polemiche e le critiche innescate da questa decisione, si era scelto di trattare questa somma come un debito fuori bilancio e nel consiglio di ieri si doveva chiudere definitivamente la partita con un “sì” dell'assise. La seduta si preannunciava, però, tutt'altro che tranquilla, vista la dura contrapposizione fra le posizioni politiche e la defaiance della maggioranza nell'ultima riunione del consiglio. L'incidente, in cui è stata decisiva l'opposizione, è stato però evidentemente metabolizzato da Ferretti e compagni che hanno astutamente aggirato ogni problema. Esattamente alle 16:30, ora in cui era stata convocata l'assise, il sindaco e i suoi undici erano presenti e pronti in aula. Nel giro di pochi minuti si è fatto l'appello e si è votato, alla presenza del segretario comunale. Un fatto del tutto inedito, poiché, in genere, i lavori cominciano almeno trenta minuti dopo l'ora della convocazione. Né la stenotipista, né i revisori dei conti hanno fatto in tempo a prendere parte alla seduta- lampo.

I primi esponenti della minoranza, giunti a Palazzo di Città intorno alle 16:40, hanno trovato l'aula consiliare chiusa. Sulle prime sono rimasti interdetti, ma quando la manpvra è apparsa chiara, la sorpresa si è tramutata in rabbia. <" Non è la prima volta che accadono episodi come questo- ha dichiarato il consigliere Egidio Conte, rappresentante del Pdl del gruppo dei dissidenti del centro destra- in passato il presidente del consiglio comunale è passato all'approvazione di un punto senza la verifica nominale dei presenti...Tali comportamenti sono da addebitarsi alla volontà di sottrarsi al confronto in aula su un argomento così importante, come una variazione di bilancio. Si ravvisa anche la volontà di procedere nei lavori a titolo personale, evitando una discussione pubblica con il contributo di tutte le forze politiche." Posizioni analoghe sonos state espresse da parte del Pd.

Si passa ora al contrattacco: le diverse anime dell'opposizione hanno annunciato che chiederanno un incontro urgente con il Prefetto, per verificare quanto accaduto e denunciare l'esautorazione sistematica delle prerogative democratiche del consiglio comunale.