giovedì 24 luglio 2008

Sindaco contro blogger: censura o atto dovuto?


(articolo in versione integrale)

Sarà il Ministro dello Sviluppo Economico ad occuparsi della discussa delibera di giunta con cui l'amministrazione comunale di Oria ha incaricato un proprio legale di monitorare i siti Internet che scrivono di politica cittadina con l'obiettivo di intraprendere tutte le azioni legali necessarie qualora questi ledano l'onorabilità degli organi istituzionali e della stessa amministrazione. Ieri l'on. Salvatore Tomaselli del Pd ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro chiedendo “quali iniziative intenda porre in atto per tutelare la libera espressione di opinioni che attraverso i moderni strumenti della rete consentono la più ampia e trasparente partecipazione alla vita pubblica nazionale e locale”. Secondo il parlamentare brindisino, infatti, questi spazi virtuali “rappresentano il luogo di testimonianza, di confronto e di critica sull’andamento della pubblica amministrazione cittadina”. Vista la genericità delle motivazioni e la indeterminatezza dell’oggetto dell’incarico affidato, si tratterebbe per Tomaselli, di “un mero atto volto a procurare una indebita pressione politica ai gestori e ai visitatori di detti siti internet con una sorta di censura preventiva, stante la spada di Damocle pendente di conseguenti iniziative giudiziarie verso chiunque partecipi alle discussioni su tali siti”. Sulla stessa linea d'onda i compagni di partito della sezione locale di Oria. Il segretario cittadino, Cosimo Patisso, ha fatto sapere che il Pd di Oria offrirà patrocinio legale gratuito a tutti i redattori di blog o siti che dovessero essere colpiti dalla net- censura, mentre si sta già valutando la legittimità di questa e di tutte le altre delibere firmate dall'amministrazione Ferretti. Lo stesso Patisso aveva scritto in un comunicato “Quello che sta accadendo in questi giorni ad Oria è qualcosa che va contro i fondamentali principi della Democrazia, è la fine dello Stato di Diritto. In tutto il mondo ci si indigna perché in Cina il governo comunista mette sotto controllo i siti internet. Bene, si sappia che qui ad Oria sta accadendo esattamente la stessa cosa. Il sindaco Cosimo Ferretti e la sua giunta si stanno rendendo protagonisti di un atto assurdo, irresponsabile. Nascondendosi dietro la pretestuosa esigenza di tutelare la reputazione delle istituzioni, si sta in realtà cercando di mettere subdolamente il bavaglio alla libertà di espressione.”

In rete, intanto, i navigatori ed i blogger non fanno mistero del loro sdegno per il provvedimento adottato. I forum sono costellati di commenti sprezzanti, mentre è già partita la segnalazione al sito di Beppe Grillo. I portali che si occupano delle vicende politiche cittadine sono l'Oritano, curato dall'avv. Antonello D'Amico, che ha svelato la propria identità sul web proprio in seguito alla delibera, Note-di-Arpa, di Franco Arpa, e Oria.info, di Claudio Matarrelli.

L'amministrazione comunale non è stata però a guardare la protesta che monta. In una nota, pubblicata sul sito ufficiale del Comune, ha scritto riferendosi all'incarico assegnato all'avv. Pasquale Annicchiarico, professionista noto e stimato :”L'incarico non è stato conferito per perseguire o censurare chi esprime il proprio diritto di critica nei confronti dell'amministrazione comunale nel rispetto della legge; nessuno avrebbe l'insana idea di pensarlo. La libertà fondamentale di esprimere il proprio pensiero sancita dall'art. 21 della Costituzione costituisce un valore irrinunciabile e sacrosanto per gli uomini che rappresentano l'Amministrazione Comunale di Oria, che mai hanno inteso censurare nessuno; e valore altrettanto irrinunciabile consacrato nell'art. 3 della Costituzione è quello del riconoscimento della pari dignità sociale di tutti i cittadini, sia come singoli, sia come associati, sia come rappresentanti delle istituzioni, da cui direttamente discende il diritto alla reputazione e alla sua tutela. Nessuno, e si sottolinea nessuno, nel manifestare liberamente il proprio pensiero può ledere la reputazione, l'onore e la dignità di nessun altro, se non assumendosene non solo la responsabilità, con tutte le conseguenze, ma anche la paternità.Chiunque ne abbia motivo deve criticare l'operato di questa amministrazione, confrontandosi in ogni sede con i rappresentanti della stessa, che mai a nessuno ed in nessuna sede (anche su internet) hanno negato il dialogo, il chiarimento e il contraddittorio. L'amministrazione Ferretti rivendica il merito di avere sino ad oggi operato nel massimo e minuzioso rispetto della Costituzione, delle leggi e dei regolamenti e pretende che chiunque, giustamente o ingiustamente, intende criticarla, faccia altrettanto.”