Un consiglio comunale così acceso non si vedeva da decenni a Oria. Fra attacchi verbali, bagarre in aula e una rissa sfiorata, l'assise di ieri finirà negli annali della politica locale. Merito di tanta concitazione uno degli argomenti all'ordine del giorno, ossia l'approvazione del rendiconto di gestione dello scorso anno, ma anche un clima piuttosto teso che c'è fra maggioranza e opposizione ed all'interno della stessa compagnine al governo della città. Negli ultimi mesi, il tutto è stato esacerbato da durissimi volantini e comunicati stampa con attacchi politici e personali; ciliegina sulla torta l'ultimo consiglio comunale “lampo”, svoltosi con grande rapidità, prima dell'arrivo di opposizione e parte della maggioranza. Nella seduta di ieri, dunque, in molti avevano qualche pietra nella scarpa da toglieri pubblicamente. Più di tutti il sindaco, Cosimo Ferretti, che, attaccato in questi giorni da destra e da sinistra, ha difeso con energia la propria amministrazione e non ha esitato a fare una denuncia pubblica: gli è stato chiesto di azzerare la giunta e di parlare di candidature alle provinciali prima di passare al bilancio di Oria.
I lavori si sono aperti con la relazione dell'assessore al bilancio, il dott. Angelo Mazza. Il Comune, come già annunciato, ha sforato il patto di stabilità per il 2007 di 1,8 milioni di euro e bisognerà vavare una manovra di rientro. A determinare questa situazione i pagamenti, non più rimandabili, di alcune ditte che avevano eseguito dei lavori, fra cui la metanizzazione, oltre che l'ultimo decreto fiscale Brunetta con effetti retroattivi. All'apertura del dibattito sulla relazione si è intuito subito che piega avrebbe preso la seduta, con un serratissimo botta e risposta fra maggioranza e opposizione. Gli interventi per il centro destra sono stati di Antonio Almiento, Glauco Caniglia e Francesco Caniglia; per l'opposizione di Tommaso Carone, Domenico D'Ippolito, Cosimo Pomarico e Mauro Marinò. Ha pareso la parola anche il gruppo degli indipendenti con Mauro Marinò, Antonio Metrangolo ed Egidio Conte. Fortissima la tensione nei banchi del centro destra quando si è parlato di chi aderisce al Pdl, ma lo scontro, controllato dai richiami del presidente del consiglio Gianfranco Sorrento, è rimasto verbale. Il sospetto di una registrazione non autorizzata degli interventi ha scatenato una discussione ancora più accesa fra il consigliere Francesco Caniglia e un cittadino del pubblico, Franco Arpa. I toni sono immediatamente saliti ed i due, visibilmente alterati, si sono spostati fuori, nella piazza Municipio piena di persone per l'inaugurazione di Giocoria. Subito diversi altri consiglieri, sicuri che si passasse dalle parole alle mani, li hanno seguiti, intervenendo nell'alterco, insieme ad alcuni spettatori della manifestazione. Svuotatasi letteralmente l'aula, il consiglio è stato sospeso e sono stati allertati i Carabinieri. La lite si è poi conclusa spontaneamente e si è potuto tornare in aula. Al voto i “si” sono stati 11 su 20 e la relazione tanto sofferta è passata.