martedì 8 luglio 2008

Opposizione: Ferretti via!





Si rivolgono direttamente ai cittadini per parlare della situazione politica ad Oria i consiglieri del Pd Tommaso Carone, Domenico D'Ippolito, Giancarlo Marinò e il segretario cittadino, Cosimo Patisso. Sul tavolo ci sono ancora le carte del penultimo, animato, consiglio comunale e la beffa dell’assise-lampo in cui né l’opposizione, né i dissidenti della maggioranza di centro- destra hanno fatto in tempo a partecipare. Ma il vero interlocutore è il sindaco, Cosimo Ferretti.

Nel penultimo consiglio comunale, l'opposizione, modificando la propria strategia, è rimasta in aula, ha garantito il numero legale ed ha anche votato a favore per la risoluzione della controversia fra Comune ed un privato su un problema di edilizia. E' cambiato qualcosa nel vostro atteggiamento nei confronti della maggioranza?


(rispondono Carone, D'Ippolito, Marinò e Patisso)No, ci siamo semplicemente comportati con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e degli imprenditori di Oria. Era la terza volta che il consiglio era chiamato a pronunciarsi su questa controversia e la maggioranza non era stata capace di concludere. Perchè non si vada a scapito degli oritani, perchè questa amministrazione è contro gli imprenditori, noi abbiamo sopperito alle mancanze della maggioranza, pensando a chi investe, a chi compra una casa, a chi deve lavorare.


Sareste disposti, se vi venisse chiesto, a dare un vostro voto decisivo anche su altre questioni?

(rispondono Carone, D'Ippolito, Marin_ò e Patisso)Sulle grandi questioni di interesse collettivo siamo pronti al dialogo, come ad esempio l'edilizia pubblica o i grandi progetti, ma…Punto qui!

(continua Marin_ò) Questa amministrazione non ha rispetto per il ruolo del consiglio comunale che si cerca via via di esautorare. Basti pensare che alla mia interpellanza sulla pulizia dei cassonetti è stata data risposta dopo 7 mesi! E mi hanno anche chiesto se ero soddisfatto della risposta...! Non era un attacco al sindaco, ma si chiedeva nell'interesse dei cittadini di verificare se la ditta appaltatrice svolgesse in pieno il suo compito, in caso contrario, poichè in quel periodo si negoziava sul contratto, si poteva e doveva chiedere uno sconto sul canone. Non è stato fatto; chi ne paga le conseguenze?! E riprova di questo modo approssimativo di amministrare, in cui non si fanno le cose per bene, l'esame a campione delle delibere e delle determine da parte dei revisori dei conti: hanno rilevato una serie di errori e imprecisioni rilevanti


Che profilo tracciate dell'amministrazione Ferretti, al di là degli aspetti tecnici, sul programma effettivamente realizzato?

(risponde Patisso) Rispondo in pochi punti salienti. Rispondo in pochi punti salienti. Primo esordio “col botto” di questa giunta: aumento dell'Irpef dello 0,50%. E per che cosa? Per finanziare gli incarichi legali dati a perenti ed amici su contenziosi e piccole controversie che potevano essere risolte bonariamente e senza aggravi per i cittadini. Prendiamo il caso dell'avv. Lolita Biasi, moglie del consigliere di maggioranza Francesco Greco. Questa professionista ha emesso una fattura di 12mila euro, per non meglio specificati incarichi legali. Poi c'è stato uno storno di tutta la somma, poiché evidentemente ‘era un errore nell’emissione di quella fattura, ma l'anno dopo ha ripresentato la stessa fattura con lo stesso importo di 12mila euro. Poi c'è la consuetudine di convocare le commissioni consiliari a ridosso dei ponti o di sabato, in modo che il Comune paghi le spese di viaggio ai consiglieri che lavorano fuori e vogliono tornare per il week end. Poi poco importa se le stesse sedute di commissione vanno sistematicamente deserte per mancanza del numero lgale. Ultimo atto, il bando per i chioschi nei parchi comunali: fatto all’ultimo momento, per conferire le aree solo per pochi mesi e senza differenziare fra le tre aree offerte: la Villa Comunale, Parco Montalbano e piazza della Libertà. È chiaro che c’è una differenza fra le prime due aree e la periferica piazza della Libertà, scarsamente frequentata. Eppure il bando è unico ed agli imprenditori si chiede di fare un uguale investimento, anche nella cura del verde. Di certo a chi verrà assegnata quest’ultima zona rinuncerà, e non c’è da biasimarlo! Come si vede manca la programmazione per lo sviluppo. Sul Consorzio Dasta, poi, come già ha ricordato Marinò, il Comune ha accettato di pagare senza neanche provare a contestare le tante inadempienze nel servizio erogato.


Avete chiesto in consiglio pubblicamente, fra gli applausi ironici di alcuni esponenti del centro destra, le dimissioni immediate del sindaco: perchè?

(risponde Marinò) La situazione è di stallo, la maggioranza è paralizzata dai ricatti dei singoli consiglieri. Chiedo ai cittadini se desiderano essere governati “sotto ricatto” e se il sindaco è disposto ad amministrare in questo modo, pu di rimanere al suo posto. I “fedelissimi” di cui il sindaco dice di andare fiero lo hanno abbandonato, non ha più i numeri, deve prenderne atto. Basta con i consigli che saltano, con il numero legale che manca, con le decisioni che vengono rimandate continuamente.

(continua Carone)Il sindaco mostra di non comprendere il tessuto imprenditoriale della città: la zona artigianale è ferma a come l’ha trovata, abbiamo pagato consulenti esterni, ma è ancora tale e quale a prima. Dove sono le tanto annunciate opere di urbanizzazione? Abbiamo solo per quest’anno 32 nuove richieste di imprenditori che vorrebbero istallare lì i loro impianti, che attendono, insieme a tutti quelli che hanno fatto domanda lo scorso anno. L’imprenditore Ferrarese voleva realizzare un nuovo capannone per ingrandire la sua attività, era necessario che il consiglio modificasse alcuni atti. Ebbene potevamo sistemare la cosa in aula, il sindaco con un atteggiamento capriccioso e irresponsabile, ha votato contro la sospensione per apportare delle piccole modifiche e dare subito il via libera alla delibera. Sulla questione di via Vecchia Oria- Sava, il sindaco ha cercato di dare la colpa alle passate amministrazioni di centro sinistra ma è una vera bugia. E’ anche una bugia che abbia risolto lui il problema, perché grazie al Pd ha avuto il numero legale ed i voti sufficienti, la sua maggioranza gli aveva dato in ben servito. E si tratta di un provvedimento che poteva adottare già sette mesi fa, a prescindere dalla sentenza del Tar…Quella stessa maggioranza di cui dice di essere contentissimo, ma che sulla variazione di bilancio ha fatto mancare il numero legale, ha cercato di dissimulare i contenuti del bilancio con escamotage tecnico- finanziari, ha avuto una fretta inspiegabile di chiuder la transazione Dasta… Ci troviamo in una situazione di immobilismo che produce effetti sulla città: il caso del cantiere bloccato ha avuto delle conseguenze sugli imprenditori, sui lavoratori, sulla gente che compra e vende casa. Politicamente non vediamo la capacità di ricomporre lo strappo con la vecchia maggioranza, non vediamo la capacità di aprire all’opposizione- per quanto la nostra posizione sia chiara- rimane solo un grande empasse.

(continua D’Ippolito) Inoltre, ancora una volta, abbiamo sforato il patto di stabilità, per la seconda volta durante la gestione Ferretti, quindi possiamo annunciare ai cittadini che le assunzioni promesse e messe in bilancio non si potranno fare.

Sostenete che il sindaco non abbia più i numeri, allora, se ne siete convinti, perchè non prendete l'iniziativa con una mozione di sfiducia?

(rispondono tutti)Stiamo in effetti valutando la possibilità di una mozione di sfiducia.

Siete in campagna elettorale?

(D’Ippolito) Il centro sinistra sta lavorando per costruire l’alternativa e trovare un candidato sindaco rappresentativo di tutte le forze di centro sinistra.

(Patisso)L’esperienza delle primarie a febbraio è stata importante anche sul piano del programmi e dei contenuti. Abbiamo imparato ad aprirci anche a persone e a forze che non fanno tradizionalmente parte del centro sinistra. Anche nel consiglio comunale abbiamo lavorato spesso con consiglieri non eletti nelle nostre fila. L’unico requisito è che ci sia una condivisione degli obiettivi.