giovedì 24 luglio 2008

Schiaffoni al carabiniere: in manette oritano

Ha rimediato una condanna a sei mesi di reclusione dopo l’udienza di convalida dell’arresto, svoltasi ieri mattina alla presenza del magistrato incaricato, e dopo aver chiesto il patteggiamento, Fabrizio Russo, 29enne di Oria. Il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine per reati legati al traffico di stupefacenti e contro il patrimonio, si è reso protagonista, l’altro giorno, di un’aggressione ad un carabiniere della stazione di Oria, scaturita da futili motivi. Il militare, insieme ad un collega, durante un normale servizio di controllo per le strade della città, aveva notato un veicolo parcheggiato al lato della strada senza targa. Si trattava di un motocarro Piaggio Ape, di colore blu. La pattuglia si è così avvicinata al mezzo per controllarlo, per verificare il motivo per cui fosse senza targa e per ascoltare il proprietario che era lì vicino. Mentre quest’ultimo stava parlando con i militari, attirato dal capannello di gente, si è avvicinato Fabrizio Russo. Accortosi che ad essere stato fermato era un suo amico, ha cominciato a difenderlo in maniera piuttosto poco ortodossa. Dapprima ha cercato di dissuadere i miliari dal procedere, poi è passato alle invettive. Poiché la sua presenza impediva il lavoro, un appuntato dei Carabinieri ha invitato Russo ad allontanarsi. Quest,i non soltanto non ha preso in considerazione l’ordine, ha dato in escandescenza e si è scagliato con maggiore veemenza contro i militari. Gli animi si sono scaldati ed i toni sono saliti, senza che Russo si decidesse ad allontanarsi, finché è arrivato a tirare uno schiaffo all’appuntato. Ne è nata una colluttazione, con i Carabinieri impegnati a difendersi ed a contenere il giovane. La bagarre ha destato l’attenzione di un altro personaggio, U.P., 39enne, anch’egli di Oria, che si è affrettato ad entrare in scena. Quest’ultimo ha preso le difese di Russo, solo verbalmente però, minacciando con frasi di ogni tipo i Carabinieri. Giunti sul posto i rinforzi, si è messo fine alla vicenda con l’arresto di Russo in flagranza di reato per violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e con il deferimento in stato di libertà per minaccia a pubblico ufficiale di U.P. Russo è stato trasferito subito nella casa circondariale di via Appia a Brindisi dove dovrà rimanere a scontare la sua pena.